Insegnamento POLITICA ECONOMICA

Nome del corso di laurea Economia aziendale
Codice insegnamento 20704906
Sede PERUGIA
Curriculum Economia e legislazione aziendale
Docente responsabile Marcello Signorelli
Docenti
  • Marcello Signorelli
  • Cristina Montesi (Codocenza)
Ore
  • 35 Ore - Marcello Signorelli
  • 7 Ore (Codocenza) - Cristina Montesi
CFU 6
Regolamento Coorte 2017
Erogato Erogato nel 2019/20
Erogato altro regolamento
Informazioni sull'attività didattica
Attività Affine/integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative
Settore SECS-P/02
Periodo Secondo Semestre
Tipo insegnamento Obbligatorio (Required)
Tipo attività Attività formativa monodisciplinare
Lingua insegnamento ITALIANO
Contenuti Il corso di Politica Economica intende fornire gli strumenti analitici fondamentali della teoria della politica economica assieme ad applicazioni concrete riferite alla politica economica europea ed italiana nel nuovo contesto globale.
Testi di riferimento Due libri di riferimento:

MARELLI E. e SIGNORELLI M. (2019) “POLITICA ECONOMICA – Le politiche nel nuovo scenario europeo e globale”, Giappichelli Editore, Torino.

MARELLI E. e SIGNORELLI M. (2020) “E SE L'ITALIA TORNASSE ALLA LIRA? Vantaggi, costi e rischi", LibreriaUniversitaria.it Edizioni, Padova.
Obiettivi formativi Il corso di Politica Economica intende fornire gli strumenti analitici fondamentali della teoria della politica economica assieme ad applicazioni concrete riferite alla politica economica europea ed italiana nel nuovo contesto globale.
Lo studente dovrà essere in grado di valutare costi e benefici delle diverse opzioni di politica economica nel nuovo scenario europeo e globale. Egli acquisirà sia una conoscenza teorica che, soprattutto, una capacità di analizzare le evidenze empiriche e discutere criticamente le diverse possibili opzioni di politica economica.
Prerequisiti E' richiesta una buona conoscenza della Macroeconomia (insegnamento propedeutico).
Metodi didattici Lezioni frontali
Altre informazioni Altre informazioni sono inserite nella piattaforma Unistudium, sezione dedicata a questo specifico insegnamento.
Modalità di verifica dell'apprendimento Esame scritto (unica prova scritta) con domande a risposta aperta, seguito da breve esame orale (facoltativo se con voto allo scritto non inferiore a 24/30).
In particolare, la prova scritta è volta a verificare la capacità di sviluppare criticamente le tematiche principali del programma e a verificare la capacità di analizzare criticamente evidenze empiriche (in forma di tabelle e grafici) relative all'evoluzione recente delle principali variabili macroeconomiche con specifico riferimento al ruolo delle politiche economiche nel nuovo contesto europeo e globale.
Gli studenti Erasmus possono redigere la prova scritta in italiano oppure in una delle seguenti lingue: Inglese, Francese, Spagnolo.
Maggiori dettagli sono inseriti nella piattaforma Unistudium, sezione dedicata a questo specifico insegnamento.
Programma esteso Parte I: Modelli, teorie e politiche

1. Economia politica e politica economica. I modelli macroeconomici

2. Teoria della politica economica

3. Tipologia delle politiche economiche

4. Le politiche economiche keynesiane

5. L’intervento pubblico in economia: teorie ed evidenze empiriche

5.1 Fallimenti del mercato ed intervento pubblico

5.2 Teorie sull’espansione secolare del settore pubblico

5.3 La scuola di “public choice” e la “supply-side economics”

5.4 L'arresto dell'espansione del settore pubblico

5.5 Il peso del settore pubblico: evoluzione e confronti

Parte II: Patologie e ruolo delle politiche economiche

6. Disoccupazione e mercato del lavoro

6.1 Disoccupazione, ciclo e crescita

6.2 Indicatori del mercato del lavoro

6.3 La legge di Okun: il legame tra disoccupazione e reddito

6.4 Disoccupazione frizionale e strutturale

6.5 Disoccupazione, rigidità nel mercato del lavoro ed eurosclerosi

6.6 I modelli insider-outsider, i salari d’efficienza e la teoria dell’isteresi

6.7 Costo del lavoro, salari e produttività

6.8 L’evoluzione delle istituzioni del mercato del lavoro

7. I monetaristi ed il dibattito sulle politiche di stabilizzazione

7.1 La scuola monetarista ed il dibattito con i keynesiani

7.2 I casi keynesiani estremi

7.3 Il caso monetarista estremo e la teoria quantitativa della moneta

7.4 La politica monetaria, secondo keynesiani e monetaristi

7.5 La politica fiscale, secondo keynesiani e monetaristi

7.6 Effetti spiazzamento ed effetti ricchezza

7.7 I ritardi di politica economica e la permanenza degli effetti nel tempo

7.8 Le politiche di stabilizzazione: efficacia, obiettivi, regole e discrezionalità

8. Inflazione e politiche disinflazionistiche

8.1 Inflazione: costi e benefici

8.2 La curva di Phillips

8.3 La visione monetarista e l’assenza di trade-off nel lungo periodo

8.4 Le politiche disinflazionistiche: il ruolo della moneta

8.5 La politica dei redditi e la contrattazione salariale

8.6 Effetti delle rigidità di prezzo: la Nuova Economia Keynesiana

8.7 Le iperinflazioni ed il fiscal drag

9. Le aspettative razionali e la credibilità delle politiche economiche

9.1 La Nuova Macroeconomia Classica

9.2 Le aspettative razionali

9.3 L’offerta à la Lucas ed effetti reali degli errori previsivi

9.4 Implicazioni di politica economica e la “critica di Lucas”

9.5 L’equivalenza ricardiana

9.6 Il ruolo dell'interdipendenza strategica

9.7 La time inconsistency della politica economica

9.8 Credibilità, regole ed istituzioni

Parte III: Politica monetaria e politica fiscale

10. La politica monetaria: obiettivi, strategie e teorie sul central banking

10.1 L’indipendenza delle banche centrali

10.2 Obiettivi finali di politica monetaria e tipi di conservatorismo

10.3 Obiettivi intermedi, strategie di politica monetaria e signoraggio

10.4 Strumenti di politica monetaria e la regola di Taylor

11. La politica fiscale, la sostenibilità del debito pubblico e le politiche di rientro

11.1 Politica fiscale e disavanzi pubblici

11.2 Disavanzo, debito e “premi al rischio”

11.3 La sostenibilità del debito pubblico

11.4 Debito pubblico e politiche di rientro: il caso italiano

11.5 Finanziamento monetario, tassi d’interesse e politica di gestione del debito

11.6 Avanzi primari, crescita reale e gradualità dei consolidamenti fiscali

11.7 Normativa sul bilancio pubblico in Italia e documenti programmatici

12. Politiche macroeconomiche economia aperta

Parte IV: L’economia mondiale: crescita e globalizzazione

13. Crescita e sviluppo nel mondo

13.1 Crescita e sviluppo secondo una prospettiva storica

13.2 Problemi e politiche per lo sviluppo

13.3 Indicatori dello sviluppo e gruppi di paesi

13.4 I Bric: crescita, struttura e politiche di quattro economie emergenti

14. Globalizzazione e politiche commerciali in economia aperta

14.1 La globalizzazione: fasi storiche e driver

14.2 Liberalizzazioni, finanziarizzazione e “global imbalances”

14.3 L’internazionalizzazione delle imprese e gli effetti della globalizzazione sui paesi maturi

14.4 Evoluzione del commercio mondiale

14.5 Teorie degli scambi internazionali e politiche commerciali

14.6 Politiche commerciali: strumenti ed evidenze

14.7 Gli organismi internazionali: dal Gatt alla Wto

Parte V: L’integrazione economica europea

15. Il processo d’integrazione nell’UE: dall’unione doganale al mercato unico. Il bilancio dell’UE

15.1 La Cee, gli allargamenti, i successivi Trattati e le istituzioni

15.2 L’unione doganale, la politica della concorrenza ed i fondi strutturali

15.3 Il Mercato Unico e le quattro liberalizzazioni

15.4 Struttura ed evoluzione del bilancio UE

16. Il Trattato di Maastricht e la “Unione economica e monetaria” europea

16.1 Il Sistema Monetario Europeo

16.2 Il Trattato di Maastricht ed i criteri di convergenza

16.3 Teoria delle aree valutarie ottimali: benefici e costi delle unioni monetarie

16.4 Shock asimmetrici e sistemi assicurativi

16.5 L’UE è un’AVO?

Parte VI: Le politiche economiche nell’eurozona

17. La Bce e la politica monetaria europea

17.1 La Bce: organi e caratteristiche

17.2 Il target d’inflazione ed i due pilastri della strategia monetaria

17.3 Strumenti di politica monetaria ed il grado di attivismo della Bce

17.4 Una valutazione basata sulla performance macroeconomica

17.5 La dispersione dell’inflazione ed il tasso di cambio

17.6 La crisi e le operazioni non convenzionali

17.7 I nuovi organismi di vigilanza e l’unione bancaria europea

18. Regole sui bilanci: Patto di stabilità e crescita, Fiscal Compact

18.1 Rischio di default e regole sui bilanci in un’unione monetaria

18.2 Il “Patto di Stabilità e Crescita” e le sue riforme

18.3 La crisi e le nuove regole per l’Eurozona (Fiscal Compact)

18.4 Politiche d’austerità e stagnazione: come uscirne?

19. La crisi finanziaria, la crisi dei debiti sovrani e le risposte dell’UE

19.1 La crisi negli Usa: i mutui subprime e lo scoppio della bolla

19.2 La propagazione della crisi e la Grande Recessione

19.3 Le risposte di politica economica nei vari paesi del mondo

19.4 La crisi dei debiti sovrani e le caratteristiche dei “Piigs”

19.5 Le incerte risposte dell’UE ed i fondi “salva-Stati”

19.6 Le proposte di Eurobond e di una maggiore integrazione europea

PARTE PRIMA
DUE DECENNI (O QUASI) CON L’EURO

Capitolo 1
Perché l’Italia entrò nell’euro
1.1 La rinuncia alla lira italiana
1.2 Perché molti paesi dell’Unione europea adottarono una moneta comune
1.3 Pro e contro dell’ingresso dell’Italia nell’euro

Capitolo 2
Le debolezze iniziali dell’Unione monetaria
2.1 Un’unione valutaria ottimale?
2.2 Un’Ue ancora frammentata
2.3 Un’unione monetaria incompleta

Capitolo 3
Il primo decennio di vita dell’euro: opportunità poco sfruttate
3.1 La nuova politica monetaria comune
3.2 Il bonus dell’euro e le opportunità sprecate
3.3 Il declino economico italiano: colpa dell’euro o c’è altro sotto?

Capitolo 4
La lunga crisi dell’ultimo decennio: cause e conseguenze
4.1 La crisi finanziaria mondiale
4.2 La Grande Recessione e la difforme risposta di politica economica
4.3 Le fonti di instabilità finanziaria nell’Eurozona
4.4 La crisi dei debiti sovrani
4.5 Una politica monetaria accomodante (nonostante i limiti istituzionali)
4.6 La politica fiscale e l’austerità
4.7 Le conseguenze della lunga crisi

PARTE SECONDA
E SE L’ITALIA TORNASSE ALLA LIRA?

Capitolo 5
Come potrebbe avvenire il ritorno alla lira?
5.1 I Trattati e la storia
5.2 Italexit unilaterale
5.3 Euroexit incontrollata
5.4 Euroexit concordata

Capitolo 6
I vantaggi
6.1 Maggiore e più stabile crescita economica e minore disoccupazione
6.2 Il riaggiustamento dei tassi di cambio reali
6.3 Cambi flessibili, svalutazioni (competitive) e resilienza agli shock
6.4 Banca centrale nazionale e politica monetaria autonoma
6.5 Altri possibili vantaggi

Capitolo 7
I costi e rischi
7.1 Democrazia vs. segretezza: come gestire operativamente l’uscita dall’euro
7.2 Fughe di capitali e corsa agli sportelli
7.3 Costi e rischi connessi alla ridenominazione dei debiti/crediti privati
7.4 Costi e rischi connessi alla ridenominazione del debito pubblico
7.5 Aumento della spesa per interessi sul debito pubblico
7.6 Effetto contagio, ritorsioni e altri possibili costi e rischi

PARTE TERZA
QUALE FUTURO PER L’EURO E L’UE?

Capitolo 8
Riforme indispensabili per la sopravvivenza dell’euro
8.1 Come completare l’unione monetaria
8.2 Una politica macroeconomica più espansiva
8.3 Un grande piano europeo d’investimenti
8.4 Nuovi strumenti per far fronte a crisi finanziarie
8.5 Un ruolo più efficace per la politica monetaria
8.6 La proposta di una “Moneta fiscale”
8.7 Regole più sensate per i bilanci nazionali
8.8 Una politica fiscale più centralizzata
8.9 Eurobond ed altre modalità di mutualizzazione del debito pubblico
8.10 Un bilancio europeo per la stabilizzazione e la crescita
8.11 Il miglioramento del contesto sociale ed il sogno di un’unione politica

Capitolo 9
Possibili scenari per l’euro e per l’Europa
9.1 Scenari alternativi secondo la Commissione
9.2 Scenari ipotetici per il medio e lungo periodo
9.2.1 Il ritorno unilaterale alla lira italiana (scenario A)
9.2.2 La fine dell’euro e del processo di integrazione (scenario B)
9.2.3 Lo “status quo” o l’approccio del “tirare a campare” (scenario C)
9.2.4 Una svolta nella governance e nelle politiche dell’UE (scenario D)
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