Laurea in Economia Aziendale - Regolamento 2023

 

Il nuovo Corso di laurea in Economia Aziendale  interclasse ( L-18 e L-33), che prende il via con l'a.a. 2024/2025, ha alla base un progetto culturale e scientifico comune finalizzato a formare figure professionali in grado di interpretare le sempre più complesse problematiche di entrambi i filoni, quello aziendale e quelle economico, in continua evoluzione alla luce delle nuove sfide globali. Tali sfide richiedono un approccio sempre più trasversale e multidisciplinare, per tale ragione i due filoni sono da considerarsi parte dello stesso percorso formativo. Come descritto meglio nel seguito, il nuovo Corso di laurea permette infatti una declinazione più specifica delle materie di studio nella parte finale del Corso di laurea, pur non rinunciando alla costruzione di una solida base di conoscenze che attinge da entrambi i filoni disciplinari nella prima parte del percorso formativo.

E' possibile utilizzare il form sottostante per ottenere informazioni sul corso di laurea  relative agli anni precedenti.

 

Corso di laurea in Ingegneria per l'ambiente e il territorio

Prospettive

Risultati di apprendimento attesi
Autonomia di giudizio
Durante il percorso formativo, lo Studente del CdS acquisisce la capacità di analisi e sintesi delle diverse soluzioni alternative di uno specifico problema, tipicamente interdisciplinare, dell'ambito dell'ingegneria ambientale. La scelta, per quanto supportata da tecniche e procedure di ottimizzazione innovative studiate e acquisite nei vari ambiti disciplinari, richiede sempre una spiccata autonomia di giudizio tra le diverse soluzioni possibili, non sempre sostenute da dati esaustivi e spesso caratterizzate da impatti differenziati per peso e natura (tecnici, economici, sociali ed ambientali).
La capacità di autonomia di giudizio è acquisita dallo Studente attraverso la continua richiesta da parte dei Docenti delle discipline più applicative del CdS, durante le lezioni frontali e le esercitazioni individuali o di gruppo, di:
- proporre soluzioni alternative;
- sostenere con competenza e capacità dialettica le proprie scelte;
- sviluppare la capacità di prevedere le conseguenze dirette e indirette delle diverse scelte progettuali in termini economici, sociali ed ambientali;
- scegliere le migliori strategie modellistiche per differenti livelli di accuratezza attesi;
- analizzare criticamente le ipotesi alla base delle procedure computazionali proposte;
- valutare in modo autonomo e critico, durante gli spazi di dialogo e confronto, le possibili soluzioni alternative proposte dai colleghi di corso;
- operare, al termine dell'analisi di dettaglio, una scelta progettuale operativa e sostenibile, valutandone le conseguenze sia pure nello spazio circoscritto del caso di studio trattato;
- analizzare criticamente, interpretandoli in senso ingegneristico, i risultati delle elaborazioni fornite da codici di calcolo commerciali;
- comprendere il peso deontologico ed etico delle scelte tecniche e professionali;
- contestualizzare le attività progettuali nel quadro normativo generale e particolare.
La verifica della capacità di autonomo giudizio è effettuata durante le verifiche di apprendimento, che prevedono la formulazione di quesiti non sempre a risposta univoca, e soprattutto durante la redazione e la discussione della tesi di Laurea (prova finale).
Abilità comunicative
Il percorso formativo del CdS è volto a fornire allo Studente le abilità comunicative necessarie nei diversi contesti professionali per esporre in forma orale, scritta e grafica il risultato del proprio lavoro a interlocutori di diversa qualificazione tecnica con proprietà di linguaggio, chiarezza e capacità di sintesi.
Le abilità comunicative dello Studente sono stimolate nei dialoghi promossi dai Docenti durante le lezioni frontali e le esercitazioni individuali o di gruppo, durante le attività di ricevimento, durante lo sviluppo dell'elaborato di tesi.
Lo Studente, in particolare, alla fine del suo percorso:
- sa comunicare oralmente (listening and speaking) utilizzando il linguaggio tecnico specifico di ciascuna disciplina del corso di studio;
- sa relazionare in modo scritto sull'attività svolta durante lo sviluppo di casi di studio o di esercitazioni;
- sa utilizzare gli strumenti grafici normalizzati per rappresentare a differenti scale i risultati dell'attività di progetto/analisi effettuata;
- sa utilizzare con competenza e produttività i diversi strumenti informatici di supporto alla comunicazione.
- sa utilizzare fluentemente in forma scritta e orale con riferimento anche ai lessici disciplinari la lingua inglese; a tal fine per l'acquisizione del livello B2 è previsto un congruo numero di CFU tra le "Altre Attività" e sono incentivati soggiorni studio all'estero (Erasmus+ e Erasmus+ Traineeship) e attività parallele ai corsi (workshop e seminari tenuti da docenti madre lingua, ricerche bibliografiche, relazioni/presentazioni in lingua inglese).
Le abilità comunicative sono valutate durante le presentazioni dei lavori individuali o di gruppo relativi allo sviluppo di casi di studio e durante le verifiche di apprendimento sia orali che scritte. Il momento finale per la verifica delle capacità comunicative è rappresentato dalla discussione pubblica della tesi di laurea e dalla replica alle domande/osservazioni della Commissione.
Capacità di apprendimento
Il percorso formativo del CdS è volto a fornire allo Studente la capacità di apprendere nuove competenze tecniche, ampliando la base conoscitiva acquisita durante i due anni di studio magistrale. Lo Studente è formato nella consapevolezza di un necessario continuo aggiornamento delle conoscenze acquisite; tale necessità è peraltro prevista in modo istituzionale anche dagli Ordini Professionali degli Ingegneri attraverso l'obbligatoria acquisizione annua di Crediti Formativi Professionali.
Tale capacità è sollecitata attraverso la ricerca di soluzioni a problemi tecnici aperti nell'ambito di casi di studio specifici nei corsi che prevedono esercitazioni di tipo progettuale ed è sviluppata nella redazione dell'elaborato di tesi.
Lo Studente del CdS, in particolare, alla fine del suo percorso formativo è in grado di:
- effettuare una esaustiva ricerca bibliografica per approfondire in modo critico tematiche in parte anticipate durante i corsi di studio curriculari;
- affrontare l'attività formativa di secondo livello organizzando e finalizzando il proprio piano di studio negli spazi di discrezionalità previsti;
- impostare, ove interessato alla ricerca, un piano di lavoro per un ciclo triennale di dottorato sia pure supportato da Tutor istituzionali;
- leggere in italiano ed inglese le riviste specializzate con capacità critica sui contenuti divulgati;
- acquisire nuove competenze anche in contesti non specificatamente disciplinari (giuridico/economico, gestionale/imprenditoriale, amministrativo/finanziario, sociale/politico …).
La verifica dall'acquisita capacità di apprendimento è effettuata nei corsi che prevedono attività progettuali relative a casi di studio che lasciano allo Studente ampia autonomia nello sviluppo del tema proposto e, soprattutto, durante la redazione e discussione della tesi di laurea (esame finale) quando lo Studente laureando è posto di fronte alla discussione di un tema tecnico/scientifico originale e innovativo (tesi progettuale e tesi sperimentale).
Conoscenza e comprensione
Lo Studente del CdS acquisisce conoscenze disciplinari specialistiche con un elevato livello di approfondimento nella progettazione/pianificazione/realizzazione/gestione di opere/sistemi di controllo/monitoraggio/tutela dell'ambiente e del territorio. In particolare consegue conoscenze e comprensione delle tematiche:
- analisi di rischio idrogeologico del territorio: tecniche di rilievo topografico del territorio, analisi di rischio geologico, modelli di formazione e trasferimento e sistemi di monitoraggio per la previsione e il controllo delle piene fluviali, perimetrazione di aree di salvaguardia e delle fasce di pertinenza fluviale, analisi di stabilità dei pendii naturali (ICAR/06, GEO/05, ICAR/02, ICAR/07);
- interventi strutturali e non strutturali per la salvaguardia del territorio: sistemazioni agrario-forestali e opere idrauliche di sistemazione dei bacini idrografici per il controllo delle piene fluviali, interventi di stabilizzazione di pendii in frana (ICAR/02, ICAR/07, GEO/05, AGR/08);
- sistemi di trattamento di acque reflue e di rifiuti e di bonifica ambientale: metodologie, tecnologie e normative per il progetto e la gestione di impianti di trattamento di acque reflue; gestione e trattamento di rifiuti/reflui di origine agraria, zootecnica, agroindustriale ed industriale; bonifica di siti inquinati (ICAR/03, AGR/13);
- analisi e modellazione dell'inquinamento ambientale: tecnologie chimiche per il controllo dell'inquinamento, tecnologie di botanica ambientale, modellazione dei processi di trasporto degli inquinanti in atmosfera e di contaminanti nel suolo (CHIM/07, CHIM/12, ICAR/02, ICAR/01, BIO/03, BIO/07);
- gestione delle risorse idriche: bilanci idrologici, analisi di idrosistemi, modelli di ottimizzazione delle risorse idriche e dei sistemi di derivazione delle acque (ICAR/02);
- impatto ambientale e pianificazione urbanistica e energetica: valutazione di impatto ambientale, pianificazione urbanistica e energetica, fabbisogno energetico degli edifici e utilizzo di fonti rinnovabili (ICAR/20, ING-IND/08, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/22).
Tali conoscenze sono acquisite attraverso lezioni ed esercitazioni e verificate attraverso esami di profitto.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo Studente del CdS acquisisce competenze operative nelle discipline specialistiche ed è in grado di affrontare le scelte necessarie nella progettazione/pianificazione/realizzazione/gestione di opere/sistemi di controllo/monitoraggio/tutela dell'ambiente e del territorio In particolare, la capacità di applicare efficacemente le conoscenze recepite è relativa a:
- l'adozione di opportuni strumenti di analisi del territorio e di stima del rischio idrogeologico;
- la selezione di idonei strumenti di intervento per la difesa del territorio da frane e alluvioni;
- l'applicazione di idonee metodologie per la bonifica dei siti contaminati e per il trattamento di reflui e di rifiuti di origine agraria, zootecnica, o industriale;
- l'adozione di idonei strumenti di analisi e modellazione dell'inquinamento ambientale attraverso diverse tecnologie e modelli di trasporto;
- l'adozione delle ottimali tecniche di gestione delle risorse ambientali;
- l'applicazione di affidabili modelli di valutazione dell'impatto ambientale e di pianificazione, di innovativi e sostenibili sistemi energetici.
Tali competenze sono acquisite attraverso lezioni ed esercitazioni e verificate attraverso esami di profitto.
Sbocchi occupazionali e professionali
Sbocchi
I Dottori Magistrali in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, tenuto conto delle funzioni e delle competenze ad essi associate, potranno trovare occupazione presso:
- studi professionali e società di ingegneria per la progettazione di opere/sistemi di difesa e bonifica del territorio e di salvaguardia dell'ambiente;
- imprese per la gestione e progettazione di sistemi di controllo, bonifica e salvaguardia del territorio e dell'ambiente;
- amministrazioni pubbliche per la progettazione, pianificazione, gestione e controllo dell'ambiente e del territorio;
- aziende, enti, consorzi ed agenzie impegnati nella gestione e nel controllo dell'ambiente e del territorio.
Accesso a studi ulteriori
Informazione in corso di inserimento