Insegnamento ANTROPOLOGIA DELL' ALIMENTAZIONE
Nome del corso | Economia e cultura dell'alimentazione |
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Codice insegnamento | 80011106 |
Curriculum | Comune a tutti i curricula |
Docente responsabile | Maddalena Burzacchi |
Docenti |
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Ore |
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CFU | 6 |
Regolamento | Coorte 2022 |
Erogato | Erogato nel 2024/25 |
Erogato altro regolamento | |
Attività | Affine/integrativa |
Ambito | Attività formative affini o integrative |
Settore | M-DEA/01 |
Tipo insegnamento | Obbligatorio (Required) |
Tipo attività | Attività formativa monodisciplinare |
Lingua insegnamento | ITALIANO |
Contenuti | Se la nutrizione è un bisogno biologico universale, le risposte a questo bisogno nella storia dell’umanità si sono realizzate e si realizzano come risposte sociali. Il corso intende stimolare l’immaginario in relazione alle forme di produzione e di consumo alimentare contemporaneo analizzando le eterogenee forme di alimentazione umana esistenti in quanto risposte socialmente prodotte e strumenti attivi e performativi per la costituzione di identità individuali e collettive. Attraverso un percorso in cui la teoria dialoga con esempi etnografici e il lavoro di ricerca sul campo, il corso affronta i principali temi e problemi dell'antropologia dell’alimentazione: l’analisi del cibo come “fatto sociale totale”; il passaggio dal mondo “della fame” a quello del “troppo pieno”, l’evoluzione nel rapporto uomo-cibo nella società contemporanea e delle forme della loro valorizzazione; la riflessione critica in una prospettiva di analisi socio-politica riguardo i diversi regimi alimentari contemporanei inclusi quelli legati all’agribusiness globale e quelli ispirati all’agro-ecologia e delle filiere corte; l’analisi dei nuovi e riscoperti rapporti con lo spazio rurale e il lavoro agricolo nei processi di ri-contadinizzazione. Nel corso saranno esaminate, in una prospettiva antropologica, le forme con cui si intrecciano tra di loro diversi spazi socio-culturali legati alle filiere alimentari. Verrà data particolare importanza all’attuale dibattito scientifico internazionale e nazionale circa le prospettive e i nuovi rischi legati all’agribusiness globale, le politiche di valorizzazione delle specificità territoriali, la lettura critica della “svolta contadina” dell’attivismo altermondialista, delle forme di mobilitazioni e di attivismo da parte di reti di piccoli produttori e contadini, oltre che le riflessioni sul concetto di terra come bene comune. |
Testi di riferimento | Il programma e' costituito dai testi seguenti: 1.) Koensler A., Meloni P. (2019), Antropologia dell'alimentazione. Produzione, consumo, movimenti sociali. Roma: Carocci. 2.) Un libro a scelta tra i seguenti: a) Shiva V. (2006), Il bene comune della terra, Milano: Feltrinelli. b) Teti V. (2015), Fine pasto. Il cibo che verrà, Torino: Einaudi. Agli studenti che frequentano attivamente le lezioni sara' data la possibilita' di optare per una tesina scritta. L'argomento della tesina deve essere discusso durante le lezioni. La tesina costituira' un esonero all'esame. Le indicazioni per scrivere la tesina verranno date a lezione. |
Obiettivi formativi | Le principali conoscenze che gli studenti acquisiranno saranno: - conoscenze di antropologia dell'alimentazione come strumento per una lettura critica delle specificità, delle differenze e dell’evoluzione nel rapporto uomo-cibo nella società contemporanea e delle forme della loro valorizzazione; - le capacità di individuare e commentare gli aspetti sociali e culturali degli alimenti, di riconoscere; - conoscenze del rapporto fra il territorio e le produzioni agroalimentari; - la curiosità per culture alimentari diverse dalla nostra e la sensibilità ed attenzione per le esigenze culturali, etiche e sociali che condizionano e caratterizzano la domanda alimentare. - conoscenza degli approcci e dei metodi; Le principali abilità che permettono di applicare le conoscenze acquisite saranno: - capacità di formulare il problema della ricerca e di adottare scelte metodologiche efficaci e innovative; - capacità di analisi dei dati e di riflessioni sui temi affrontati |
Prerequisiti | no |
Metodi didattici | Il corso è organizzato nel seguente modo: lezioni frontali; incontri con stakeholder; gruppi di discussione; visione di materiali etnografici audiovisuali come integrazione delle lezioni frontali. |
Altre informazioni | La frequenza non è obbligatoria ma vivamente consigliata. Ulteriori informazioni possono essere reperite sulla piattaforma Unistudium del corso, a cui gli studenti devono iscriversi. Nel caso in cui lo studente intenda anticipare l’esame in un anno precedente a quello programmato nel piano di studio, si raccomanda di frequentare il ciclo delle lezioni e di sostenere l’esame nel primo appello utile dopo che le lezioni medesime siano terminate, nel rispetto quindi del semestre di programmazione dell’insegnamento |
Modalità di verifica dell'apprendimento | Esame orale. Gli studenti frequentanti potranno sostituire in parte la verifica finale orale con una tesina scritta da concordare con il docente. L'argomento deve essere concordato durante le lezioni in quanto l'offerta si rivolge soltanto ai frequentanti attivi. |
Programma esteso | Il corso vuole stimolare l’immaginario in relazione all’alimentazione, di aprire l’orizzonte e vedere i modi con cui ci approviamo del cibo in una nuova luce. Attraverso un percorso in cui la ricerca sul campo dialoga con la teoria, il corso affronta temi come il gusto come pratica della distinzione sociale, gli intrecci tra attivismo alimentare e attivismo altermondialista, le “utopie concrete” della neo-ruralità e una lettura critica dei vari sistemi alimentari. L'ambito generale del corso è costituito dai quadri di riferimento teorici per una lettura critica dei vari regimi alimentari contemporanei. In una prospettiva antropologica, verrà messo in luce in che modo l’alimentazione costituisca uno strumento attivo e performativo per la costituzione di identità individuali e collettivi. Saranno esaminate le forme con cui si intrecciano tra di loro diversi spazi socio-culturali legati alle filiere alimentari: prospettive e nuovi rischi legati all’agribusiness globale; politiche di valorizzazione delle specificità territoriali; le implicazioni culturali della finanziarizzazione delle catene alimentari; la lettura critica della “svolta contadina” dell’attivismo altermondialista; forme di mobilitazioni e di attivismo da parte di reti di piccoli produttori e contadini. Inoltre, verranno predisposti strumenti critici per l’interpretazione delle specificità, delle differenze e dell’evoluzione nel rapporto uomo-cibo nella società contemporanea e delle forme della loro valorizzazione; degli aspetti sociali e culturali degli alimenti; del riconoscimento del rapporto fra il territorio e le produzioni agroalimentari. Verrà data una particolare importanza alla lettura critica, in una prospettiva di analisi socio-politica, dei diversi regimi alimentari contemporanei, inclusi quelli legati all’agribusiness globale e quelli ispirati all’agro-ecologia e delle filiere corte. |